Nell’ultima puntata: i nostri eroi devono liberare un drago d’oro dalla sua prigionia e decidono di teletrasportarlo ad Eddara. Inviano dunque un messaggio alla Magnifica via Icarus per far evacuare la zona d’arrivo. Nel tempo che il messaggio sia recapito, i Nostri si tengono occupati in vari modi: Daregal studia l’utilizzo della forgia dragonica, Westra intrattiene il drago mentre cerca di liberarlo dalle catene che ha sulla corna, Harvey avvia delle trattative di commercio che prevede lo scambio di metalli e bestiame in cambio di pietre preziose, mentre Udhur… Udhur… non mi ricordo… studia in biblioteca? Dopo quasi una settimana, Westra riesce finalmente a togliere le catene al drago, che decide quindi di trasformarsi in un dragonborn uscendo cosi tranquillamente dalla grotta rendendo vani i piani di evasione dei Nostri. Il drago (che da adesso si farà chiamare Kalvin, Kalvin Clein) decide comunque di voler vedere il mondo e quindi di farsi teletrasportare ad Eddara.
Arrivati nella magnifica ed unica città della regione Eddaria, i Nostri presentano Kalvin (che in game aveva detto un altro nome ma che non ricordo) ai cittadini ed ai componenti presenti dei dodici apostoli. Harvey ha un’idea per “ridare” il braccio al re Zashier e lo presenta dunque allo S.H.I.E.L.D. Mentre il Re colloquia per avere un braccio nuovo, Harvey, Daregal e Udhur delegano le organizzazioni di nuove alleanze e la formazione di un esercito. Perché delegano e non ci pensano loro? Perché una bambina dal corpo di una 25 enne, la mente di una 12 enne e l’età di una 16 enne, in piena crisi adolescenziale decide che deve scoprire chi è e trovare le sue origini e che quindi bisogna partire per un viaggio di mesi nei mari dell’ovest in cerca di qualcuno. I Nostri, un po’ convinti da Kalvin, un po’ da forze sconosciute e po’ costretti dal master, parto alla volta del desertico sud per prende il largo. Durante il viaggio Westra stringe rapporti sempre più stretti con Kalvin, talmente stretti da com-penetrarsi…

Arrivati sulle rive del mare, i nostri si ricordano di non avere una nave e, visti i prezzi per il noleggio, decidono di sequestrarne una ai pirati. Daregal e Harvey partono in groppa al nobile Spettro in cerca di navi pirata, trovandone ben due e conquistandole in breve tempo. Ne prendono una e si parte verso ovest. Si scopre che la nave da loro presa non era in realtà di pirati, ma di un gruppo sotto copertura mandato da un regno del nord a combattere i pirati. Il viaggio è lungo e Westra ha ormai il suo passatempo preferito, ma finalmente si vede terra! Ma prima di arrivare i Nostri vengono attaccati da due draghi-tartaruga marini che vengono in breve esiliati in un’altra dimensione e quindi sconfitti. Erano i guardiani di Tortuga. Harvey prova ancora a stringere alleanze. Riparata la nave e celebrato il funerale a Svetlana (la cuoca) i Nostri ripartono.

Arrivano su di un’isola che sembra deserta, tranne che per un piccolo villaggio. Al centro della piazza di questo paesello c’è piantata una persona-albero. I Nostri vanno alla ricerca degli abitanti e li trovano che stanno facendo un rito intorno ad una enorme quercia. Alla fine del rituale Westra comunica con queste persone e scopre che sono vittime del Michelangelo malvagio e/o del suo mentore. Fatto sta che sono stati liberati dalla loro forma marmorea dall’uomo-albero. Dopo un po’ di conversazione, i Nostri tornano alla quercia e Westra, dopo aver toccato l’albero, sparisce lasciando i 3 campioni col timore di dire a Kalvin della prematura sparizione della bimba.

Westra si ritrova in un’altra isola, sempre con un’enorme quercia vicino. Vede anche un unicorno e si avvicina al mistico animale, il quale comunica con la ragazza telepaticamente. L’animale si rivela essere il dio Silvanus ed affida alla pargola (per liberare il suo antenato vegetale) delle prove da affrontare. Prove che, per sua fortuna, non è costretta ad affrontare da sola. La prima consiste nel radunare sotto la grande quercia della prima isola minore gli animali e la creatura che le sta distruggendo (l’uomo). Vengono riuniti un cane, una gallina ed un cavallo, dopo di che Harvey si mette sotto l’albero e la prova viene così superata. La seconda prova si svolge sulla seconda isola minore: praticamente all’interno di un vulcano. È tra le tre prove la più ardua che i Nostri si trovano ad affrontare e dopo svariati tentativi riescono a far emergere dalla lava una forgia dragonica. Fortunatamente il nano Daregal ha imparato ad usarla! Presi i tre materiali utili al superamento della prova (argento, giada e ossidiana) il mastro nano, con l’aiuto di Udhur, forgia tre spade ognuna di un materiale diverso. Finita la creazione, spuntano dei demoni che possono essere sconfitti solo dalle nuove armi. Dopo un lungo combattimento ed aver perso la spada di ossidiana i Nostri si ritrovano su di una torre sulla terza isola minore completamente guariti ed in forze. Qui sentono nuovamente la voce di Silvanus che annuncia a Westra che per superare la terza prova avrebbe dovuto fare un tuffo della fede dalla torre. L’infante decide dunque di tuffarsi e durante la caduta il dio distrugge la sua compagna demone (con un enorme giubilo da parte del nobile paladino) e donando nuove ali alla mezz’angelo. Gli viene fornito in dotazione anche un nuovo compagno: il cane della prima prova che si trasforma in una creatura magica canina.

Superate le prove i Nostri tornano sulla prima isola maggiore (quella col villaggio) e l’uomo-albero torna solo uomo. Mentre Westra è intenta a conoscere il suo antenato, i 3 campioni vedono Kalvin molto occupato nel recupero di persone in mare e, sapendo che sono persone tramutate in statue e ora tornate normali, Harvey e Daregal si fiondano a vedere lasciando indietro il povero Udhur. E, sorpresa sorpresa… tra le creature recuperate c’è anche Akmenos! Ritrovato il loro vecchio compagno lo presentano alla piccola e al comunista con il quale si crea una strana intesa fin da subito. Dopo un po’ di svago, di giri e altro, Harvey si intrattiene con Rachel all’interno di una stanza per alcune ore, soprattutto dopo aver trovato il libro del Kamasutra. Finita l’incredibile performance dell’umano, i Nostri riparto per tornare a casa, ma dopo una settimana circa spunta fuori il malvagio Toradin che annuncia ai Nostri che lui è più forte, che ovviamente tutto quello che fanno è inutile, che lui è il più mejo, che ha il pisello più grosso e altre cose da super cattivo in piena regola. I Nostri senza pensarci troppo lo attaccano e lui per ripicca distrugge la loro nave e tutte le comparse.

I Nostri si ritrovano così in mare, senza una barca e sotto l’attacco non più di Toradin ma di un calamaro gigante. Dopo l’ardua battaglia in mare e l’uccisione del calamaro, Kalvin torna nella sua forma naturale per portare tutti in salvo. Durante il viaggio il neo salvato Akmenos rischia nuovamente la vita dopo aver contratto una malattia dal seppiolone e viene portato d’urgenza, con il teletrasporto di Udhur, ad Eddara dove viene prontamente curato dal leggendario Blath.